Zoé in città è attraversata da molteplici traiettorie.
Si tratta di traiettorie individuali, personali, ma anche collettive, sociali.
Sono libere perché hanno partenze e arrivi non definiti, esiti casuali di interazioni, desideri, partecipazioni.
Libere dalle logiche del mercato, onnipresenti e sempre meno ragionevoli, anche nel mondo dello spettacolo.
Sono traiettorie creative e artistiche, libere nei pensieri, nelle azioni. Traiettorie libere di incrociarsi proprio perché le loro rotte hanno percorsi diversi tra loro.
Elaborazione di una fotografia in cui si vedono le traiettorie di particelle subatomiche in movimento, scattata negli anni ’50 in una camera a bolle per indagare sulle leggi e i meccanismi che regolano l’universo in cui ci troviamo.
Zoé in the city is traversed by multiple trajectories.
These are individual, personal trajectories, but also collective, social ones.
They are free because they have undefined starts and ends, random outcomes of interactions, desires, and participations.
Free from the logic of the market, omnipresent and increasingly unreasonable, even in the entertainment industry.
They are creative and artistic trajectories, free in thoughts and actions. Free trajectories that intersect precisely because their paths are different from each other.
The development of a photograph showing the trajectories of subatomic particles in motion, taken in the 1950s in a bubble chamber to investigate the laws and mechanisms that govern the universe in which we exist.
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